Sulle pareti dell'abside poligonale (eptagona) compaiono esilissime paraste, a sostegno di archi a pieno centro che rimandano ad alcune espressioni del maturo Romanico veronese (abside del Duomo di Verona).
Risulta più manifesta in questa parte del corpo architettonico la presenza di Lorenzo da Bologna, come la critica ha ormai riconosciuto.
Internamente l'abside presentava nitide e luminose pareti solcate solo da due lunghe monofore, volta a spicchi come in S. Corona a Vicenza, robusto cornicione. Per gli interventi seicenteschi diventò un apparato scenografico piuttosto ardito, dipinto come illusoria cornice architettonica alla pala dell'Assunta.
Di autentico pregio è la balaustra del XVII secolo, in marmo giallo e rosso, che separa l'assemblea dallo spazio sacro.
Al centro è posto l'altare maggiore, in marmo policromo, su cui spicca la pala con l'Assunzione di Francesco Montemezzano.